Early Jazz, Classic Blues, American Roots, Hokum Songs, Barrelhouse, Stomps, Stride,
Boogie Woogie, Race Music.
Sono tutti stili a cui gli “Sticky Bones” si ispirano e che ne caratterizzano il sound. Un suono sporco, ruvido, lo stesso che si poteva sentire a tarda notte fuori nelle barrelhouse, nei bordelli, nei juke joint o negli spettacoli di vaudeville durante gli anni venti e trenta.
Il gruppo si propone di portare il pubblico a ritroso nel tempo e di ridare quella dimensione low-fi al jazz, riportando l'orecchio del pubblico alle origini, spesso ignorate. Look, sound e repertorio fanno degli Sticky Bones una perfetta fotografia, rigorosamente in bianco e nero, di quanto si poteva vedere e sentire in quell'America di inizio secolo, scossa da quel terremoto che negli anni a venire si sarebbe chiamato Jazz.
Gli Sticky Bones sono formati da:
Mama Ines: voce
Emiliano Federici: pianoforte
Floriano Andolfo: chitarra, banjo
Maurizio Capuano: contrabbasso, tuba
Frank Marsigliese: cornetta
Phil Marino: clarinetto
Il gruppo si propone di portare il pubblico a ritroso nel tempo e di ridare quella dimensione low-fi al jazz, riportando l'orecchio del pubblico alle origini, spesso ignorate. Look, sound e repertorio fanno degli Sticky Bones una perfetta fotografia, rigorosamente in bianco e nero, di quanto si poteva vedere e sentire in quell'America di inizio secolo, scossa da quel terremoto che negli anni a venire si sarebbe chiamato Jazz.
Gli Sticky Bones sono formati da:
Mama Ines: voce
Emiliano Federici: pianoforte
Floriano Andolfo: chitarra, banjo
Maurizio Capuano: contrabbasso, tuba
Frank Marsigliese: cornetta
Phil Marino: clarinetto
Anteprima Umbria Jazz 2016 su Repubblica TV
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